Si lo so, parlare di tendenze moda per l’inverno 2023 quando ad oggi ci sono ancora 23 gradi fa strano. Ma nonostante la voglia di fare il fatidico “cambio di stagione” nelle nostre caotiche cabine armadio (o aspiranti tali) latiti, la frenesia da shopping invernale invece è già li. E ci (mi) ha già fatto spendere qualcosa, in attesa di temperature più adeguate alla stagione.
Ma cosa indosseremo questo inverno?
Lo so, molte testate di moda e non, più volte hanno sostenuto come parlare di tendenza ormai sia cosa vana, sia per la velocità del susseguirsi di novità, collezioni esclusive, capi in edizione limitata e chi più ne ha più ne metta, che per la generale volontà di non farsi rinchiudere in degli schemi prestabiliti.
Sebbene sia estremamente d’accordo con questa testi, perché fermamente convinta che la moda sia un alfabeto con cui giocare, divertirsi e soprattutto mixare, credo sia inevitabile che a grandi linee esistano dei trend ben riconoscibili. Che partono dalle passerelle, ormai inclusive e accessibili a chiunque grazie al fiorire di dirette social realizzate dagli stessi brand, per arrivare fra gli scaffali e negli e-commerce, resi desiderabili dal nostro feed.
E allora più che di diktat, parliamo di mood. Più che di must-have, parliamo di desideri. Per semplificare la difficile operazione di selezione, parto dalla mia wishlist che si è già trasformata in qualche acquisto che però non ho ancora avuto modo di indossare, e come nel più classico degli errori, avvenuto prima di fare l’effettivo cambio armadio. Ma vabè.
Partiamo dai desideri esauditi: il blazer a quadrettini. Di quelli da vecchio intellettuale di sinistra per intenderci, nelle varianti marrone/cammello, da indossare con il dolcevita nero (preso anche questo ma in versione low cost). O diversamente sdrammatizzato con una t-shirt bianca che non fa mai male.
Da indossare rigorosamente con il jeans, abbinato all’altro desiderio di stagione: il mocassino. In versione stringata e no, preferibilmente in color testa di moro. Ossessione.
Prosegue la passione capo spalla, questo ancora in lista: il Barbour. O meglio, un Barbour. Modelli iconici, o novità intriganti come le versioni stampate all’interno, questo brand è tornato ad esercitare su di me un grande fascino.
Sarà colpa di The Crown, sarà merito di una ritrovata passione per la campagna e la montagna, ma mi sembra il giubbotto da avere per completare il quadro, dopo il più classico dei cappotti blu e il piumino nero.
Passando al tema maglioni, capo che amo particolarmente, quest’anno il desiderio riguarda un colore originale, ma estremamente elegante: il lilla. O volendo fare la precisina, il Very Pery, colore Pantone del 2022. Si ci ho messo un po’ a comprenderlo, ma ora mi sento pronta. Un soffice maxi pull in questa variante per abbinarlo con il blu o con il rosso.
Ancora in tema maglioni, assolutamente graditi quelli con frange e motivi vari, fanno subito Cortina 2000 e a me l’idea dell’inverno “abbracciata” da un caldo pullover rende felice. Se poi è color panna ancora meglio.
In alternativa punto tutto sui girocollo, che sono il corrispettivo invernale della camicia di lino: informali, comodi, versatili. Presi lo scorso anno da Uniqlo nelle varianti nero e blu, credo punterò ad un grigio, e perché no, anche una nuance forte.
Lo sfizio? Il gilet, magari in un colore fluo. Da portare sotto la giacca o abbinato ad una gonna.
Va bè, se vogliamo parlare di un altro piccolo regalino “bizzarro” che mi sono appena fatta, allora metto in tavola la mini gonna strutturata con disegnino Barboni con collare in oro. La adoro, letteralmente. Molto corta per i miei standard, ma perfetta se indossata con collant super coprenti e stivaletto basso. Come i Giasee di Velasca, appena arrivati nella mia scarpiera.
Vogliamo aggiungere alla lista altri due piccoli accessori? La borsa rossa, che Amica ha decretato essere l’oggetto più cool del momento. Potrebbe essere interessante creare un contrasto con tutti gli accessori/capi citati fino ad ora (perfetta con il marrone e il blu, sorprendente con il lilla e il verde).
E il copricapo alternativo, che quelli di lana non li amo particolarmente. Questo turbante in velluto è appena giunto a destinazione, in una sobria variante nera con disegni oro…prossimamente sulla mia testa.
Rimane li, in fondo alla lista dei desideri, ormai da qualche anno, il cappotto cammello. Che sia l’anno buono?