Sia messo agli atti: non ho nulla contro i mocassini (di cui possiedo un prezioso esemplare G.H. Bass con cuori rossi). È contro il fanclub del calzino bianco che questo articolo si scaglia. Contro i seguaci a tutti i costi di tendenze perfette per foto street style da riviste patinate, ma che difficilmente riescono nelle repliche poi incontrate in metro, o sul tram, per le strade o peggio ancora negli uffici delle piccole, medie e grandi città.
Qualora non ve ne foste accorti perchè siete fra i pochi fortunati ancora in vacanza, questo autunno una delle tendenze più forti è proprio quella che vuole la combo mocassino nero+calzino bianco. E non importa che il mocassino non sia Prada e il calzino in pregiato filo di scozia. Quello che conta è che se quest’anno va di moda vestirsi come Nana di Ai Yazawa, allora tutti ci vogliono provare.
E nonostante io sia un’accesa sostenitrice della libertà di vestirsi come e quanto ci pare, non riesco a non storcere il naso davanti a questo trend.
Sono a Milano da poco più di 10 giorni, ma di calzini bianchi e mocassini neri ne ho già vista una quantità spropositata. Abbinati a mini a pieghe prevalentemente, ma anche portati sotto pantaloncini, jeans strappati, e incredibile ma vero, sotto i pantaloni della tuta. E non c’è questione di genere che tenga: questa tendenza è decisamente genderless. Ma anche intragenerazionale: ventenni pronti al primo anno di Lettere e filosofia, ma anche audaci designer del quadrilatero della moda: addetti al settore o no, il mocassino con calzino bianco sembra la nuova frontiera della moda.
Vero è, che noi che attraverso gli anni ’90 ci siamo passati uscendone parzialmente illesi, di mostruosità ne abbiamo viste tante. Altrettanto vero che la moda è ciclica e tutto torna. Ma non si può non riflettere sull’opportunità di vivere la moda come uno strumento da plasmare in base alle proprie esigenze, ancor più alle proprie caratteristiche fisiche e alle occasioni d’uso.
Veste male chi è incapace di capire che tutto quello che ci viene propinato come must-have non è necessariamente tale. Capisco anche che è una capacità critica che si matura con il tempo e che l’omologazione è una comfort zone soprattutto per i più giovani.
Sarà che ormai sono fuori dalla schiavitù mentale di dover per forza adeguarmi alle tendenze del momento, anche quelle più “spinte”, ma sarà anche che non sono mai stata vittima del “va questa cosa, in qualche modo devo indossarla anche io“, ma a me, il mocassino nero con il calzino bianco ricorda solo una persona: Michael Jackson. L’unico uomo a cui ho mai perdonato questa combo micidiale.
Ma ricordate, poco importa che voi siate Zoë Kravitz o Hailey Bieber: quello che resterà di voi sono foto di outfit di cui, quasi certamente, fra pochi anni vi pentirete amaramente.
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