Questo non è il solito articolo scala serp di Google, con il titolo da decalogo del Seo Manager provetto, che negli anni ho DOVUTO più volte fare. Questo è un articolo sincero che parte dalla mia esperienza personale.
Anche perchè se riuscissi a scrivere un decalogo con indicazioni precise e chiare su come scegliere il parrucchiere giusto, meriterei come minimo un box creato ad hoc su Google. Anzi, un doodle.
Perché si, l’annosa questione che tutte le donne hanno vissuto almeno una volta nella vita è fra le più spinose. Perché il parrucchiere giusto deve essere un mix perfetto di fattori, oggettivi (quali la bravura dell’hair stylist, il suo essere al passo con i tempi e aggiornato con i nuovi trend) e soggettivi (ci capisce al volo, prende a cuore le nostre richieste, anche le più assurde, è sincero e ci dice di no anche quando va contro il suo interesse).
Tuttavia seppur sia impossibile individuare dei fattori universalmente validi e per ovvie ragioni la geolocalizzazione della nostra ricerca risulti essere un altro fattore fondamentale (detto che un parrucchiere bravo può avere il suo salone anche a Vigata, nonostante la calvizie di Montalbano), proviamo a mettere per iscritto alcuni elementi che non devono mancare.
Si sa, quando decidiamo di colorare i capelli, o “peggio” di tagliarli, non possiamo certo affidarci al primo che capita.
Ce l’avrete pure voi l’amica che, pur essendosi trasferita dalla sua città di origine continua ad andare dal parrucchiere solo ed esclusivamente quando torna a casa. Anche quando di mezzo ci sono 1000km di distanza. Assurdo lo so, a maggior ragione se si considera che siamo a Milano, la patria della moda e il luogo dove nascono e partono le nuove tendenze.
Eppure è così. Di fidarsi del primo che capita non se ne parla proprio. Vuoi mettere come conosce i tuoi capelli Enzo di giù? Per cui vale la pena organizzarsi per andare a trovare la nonna e, nel caso fare un salto anche dal parrucchiere. O direttamente prenotare dal parrucchiere, e una volta sistemati i capelli, fare un salto dalla nonna. Romantiche e stoiche.
Eppure ho anche amiche che riescono ad ottenere taglio e colore perfetto sperimentando ogni volta un posto diverso, magari trovato in offerta da qualche parte. Impavide.
E poi ci sono io. Che per anni ho fatto la “terrona fuorisede” con il parrucchiere rigorosamente a due passi da casa dei miei.
Che andavo a trovare quando potevo, abbracciandolo e salutandolo quasi come se fosse un parente da cui mi ero separata trasferendomi a Milano. Ma dopo anni ho dovuto cedere anch’io, soprattutto quando ho deciso di tagliarli corti e il corto, non si direbbe, ma ha bisogno di molta più cura dei capelli lunghi. Per cui non potevo permettermi di andare dal parrucchiere così raramente. O anche di perdere due ore del mio tempo quando sono giù dai miei, per andare dal parrucchiere.
Comunque, preambolo a parte, capiamo insieme quali devono essere i fattori da tenere in considerazione per trovare il parrucchiere di fiducia.
1. Deve essere comodo e avere orari variabili
Si, banalità, ma è fondamentale. E’ difficile che tu abbia la possibilità di ritagliarti almeno un paio di ore del tuo tempo da dedicare al parrucchiere in orari di lavoro. O peggio, che ne perdi una solo per arrivarci. Strategico il salone con le giornate con chiusura posticipata, la fascia oraria 18-22 si dimostrerà il momento migliore per dedicarti ai capelli. Facendoti risparmiare il sabato, giornata sacra in cui come minimo devi fare già due lavatrici e stirare 15 camicie.
2. Deve essere un bel posto
Se proprio devi investire un budget degno di nota – a Milano si parte come minimo dai 40 euro per un taglio di capelli – concediti un salone bello, ben arredato, piacevole. Dove sentirti a tuo agio, coccolata, importante. Per giustificare quanto stai spendendo e per riprenderti una micro rivincita sulla vita di tutti i giorni che ti vede sbatterti a destra e a manca per fare qualsiasi cosa. Basta: facciamo nostro il motto “lavoro, guadagno, pago, pretendo”. Taaac.
3. Deve essere un posto moderno
Voglio andare oltre i luoghi comuni. Oltre i poster anni 90 con signorine dai tagli improbabili. Ma anche oltre gli scaffali pieni zeppi di prodotti che ti verranno propinati nel momento in cui sei più indifesa e cioè mentre ti stai godendo il massaggio e l’acqua calda dello shampoo. “Ci mettiamo due goccette idratanti?” Ti faccio una maschera rigenerante?”. Ecco, in quel momento stai praticamente dicendo si a 10/15 euro extra rispetto al costo del servizio base. Evitiamolo. Non si fa. Non subiamolo. Aspiriamo ad un parrucchiere che sia aggiornato, conosca le ultime tendenze, non abbia paura di sperimentare, non si faccia venire un infarto se gli chiediamo di tingerci i capelli di grigio o di farci le wave.
4. Facciamo scouting
Come delle project manager nelle migliori agenzia media, utilizziamo tutti i canali a nostra disposizione per scegliere dove andare a tagliarci i capelli. Usiamo fonti attendibili: dall’amica o collega che ci è già stata ai social. Ormai tutti hanno un profilo social, a maggior ragione persone con professionalità estremamente legate all’immagine. Leggiamo le recensioni, studiamo i look che propone, capiamo se è il nostro genere. Inutile andare nel salone più figo della città se poi il loro stile è lontano dal nostro.
5. Scegliamo la persona che ci toccherà i capelli
E cerchiamo di creare un feeling. La prima parte del lavoro spetta a noi. Arriviamo con delle idee precise, parliamone con lui/lei in modo chiaro, supportando la spiegazione anche con foto rappresentative dell’effetto finale che desideriamo. Senza dimenticare che se stiamo portando la foto del nuovo taglio di Belen non dobbiamo pretendere di avere la sua stessa chioma. Lei è dal parrucchiere tutti i giorni. Anzi, il parrucchiere è da lei tutti i giorni. Noi, nella migliore delle ipotesi, ci torneremo fra 1/2 mesi.
Per cui dobbiamo essere realiste. E diffidare da chi ci dice sempre di si. Il vero parrucchiere, l’hair stylist onesto è quello che è anche capace di dirti di no, che non ti starebbe bene, che il tuo capello non è abbastanza folto per avere un certo effetto, che quel colore ti durerebbe due settimane ecc ecc. Essì. Ok sperimentare, osare, cambiare radicalmente. Ma facciamo in modo di non darci la zappa sui piedi da sole. Il taglio perfetto si vede al primo lavaggio a casa. Lo sapete, vero?
Stop, tutto qui. 5 facili punti da tenere in considerazione. E se volete un consiglio, anzi no, se volete semplicemente sapere dove vado io, presto detto. Vado da RootsMilano e mi faccio tagliare i capelli da Valentina, a cui ormai voglio bene come se fosse mia cugina. E’ brava, professionale, attenta alle mie richieste. Ogni volta che vado da lei prima di passare al lavaggio mi fa sedere davanti allo specchio e parliamo. Si, avete capito bene. Parliamo, mi tocca i capelli, mi studia un po’, ascolta le mie richieste e mi spiega le sue proposte. Il tutto sorseggiando un bicchiere di vino e mangiando dei tarallini. Fra fenicotteri rosa in ceramica e carte da parati fiorite. Cosa volere di più dalla vita?