La poesia del Natale è fatta principalmente di racconti tramandati di parola in parola, oltre che da una bibliografia incredibile ed una filmografia interminabile. Favole che descrivono il più bel periodo dell’anno, fatto di luci, colori, calore, famiglia, profumi, attesa e interminabili giorni di ozio. Un Natale che tutti abbiamo vissuto in quella fascia di età che ti concede ancora l’incanto di credere in qualcosa che non puoi vedere.
Dai, ammettiamolo, tutti abbiamo creduto a Babbo Natale per un certo periodo della nostra vita. E se ci si ferma un attimo, si mette un freno a quella che si è trasformata qualche anno dopo in una sorta di frenesia che sfocia nell’ansia, la si può ricordare ancora quella emozione.
Com’è che si dice, l’attesa del piacere è essa stessa il piacere, no?
La felicità data dall’attesa di qualcosa di speciale. E hanno questo sapore le fiabe natalizie scritte da copywriter specializzati nella scrittura emozionale per contenuti audio nativi e interpretate da voci come quella di Luca Ward, Adriana Paratore, La Mario, Matteo Campese e tanti altri.
Si possono ovviamente ascoltare su Spotify questi piccoli capolavori che uniscono ottimi prodotti editoriali con il format più cool del momento -lasciatemelo dire – il podcast. Un progetto di Podcastory di cui fa parte una mia amica, adorabile donna dalla penna notevole: Pinella Petronio.
Il suo racconto si intitola L’elfo di Natale, ed è un racconto che profuma letteralmente di mandarino, ma soprattutto di ricordi belli. “Rendere felici gli altri è una vera magia” scrive Pinella, interpretata dalla voce di La Mario. Dedicatevi 5 minuti di dolcezza a fine giornata. Ne vale la pena. Anche se non avete bambini intorno, ascoltare una favola raccontata da qualcuno solo per te è un’esperienza troppo piacevole per rinunciarvi!